Profile

FAYAZ - PERIZIA TAPPETI E ARAZZI.

Benvenuti sul nostro sito web hosseinfayaz.com, che dal 2004 è la piattaforma di visita per gli amanti di tappeti e arazzi ed inoltre dei libri e le pubblicazioni di Hossein Fayaz Torshizi.

Hossein – Fayaz Torshizi Perito Camerale e Consulente Tecnico del Tribunale di tappeti e arazzi nazionali ed esteri.
Il nostro obbiettivo:
La nostra missione è quella di consentire alle parti private di comprare e vendere arazzi, tessuti e tappeti orientali direttamente tra loro, garantendo qualità e valore.


info@fayaz.it– Telefono cellulare: (+39) 3341997456.
Via Raffaello, numero 7 – 47833 Morciano di Romagna (RN) –Italy.
Orario (di Roma) per il contatto telefonico: da lunedì a venerdì, dalle ore 11:00 alle ore19:00.


Che cosa facciamo nel campo professionale?


1 – Perizia reale e virtuale di tappeti, tessuti ed arazzi.
2 – Consulenza per l’acquisto e la vendita di tappeti ed arazzi.
3 – Consulenza e la direzione di lavori di restauro, pulizia e lavaggio di tappeti ed arazzi.
4 – Consulenza per la partecipazione alle aste nazionali ed internazionali per l’acquisto e la vendita di tappeti ed arazzi.
5 – Consulenza ai musei ed ai collezionisti per l’acquisto di tappeti e arazzi.
6 – Articoli, inchieste e libri riguardanti tappeti ed arazzi ed i loro tessitori, produttori ed i luoghi di produzione e la pubblicazione di questi libri (Fayaz Editore).

Che cosa facciamo nel campo sociale e culturale?

1 – È attivista per la tutela dei diritti umani e a favore della democrazia da sempre.
2 – Dal 2009 è coordinatore del “Comitato per la difesa dei diritti del cittadino” nella sua città e si è impegnato nella tutela dell’ambiente.
3 – È autore di articoli e libri nel campo dei diritti umani, della democrazia, della partecipazione, e dell’arte dei tappeti orientali e cura personalmente le loro pubblicazioni (Fayaz Editore).

Autore

Hossein – Fayaz Torshizi è nato il 28 gennaio 1943 a Kashmar, Iran.

Nel 1949 inizia i suoi studi primari e le  medie in Iran, rispettivamente a Kashmar, Torbat-e-Heydarieh e di nuovo a Kashmar, e quelli liceali a Mashhad, Sari e Tabriz sempre in Iran.
Diplomato in agraria, nel giugno del 1962 presso il liceo agrario di Tabriz (Iran).

Perito agrario, Fayaz, agli inizi degli anni Sessanta, viene a contatto con la dura realtà delle aree rurali iraniane.

Infatti, il 22 novembre 1962 vinse un concorso ed ottenne quindici ettari di terra irrigata dalle acque del fiume Hablerud del demanio statale, nel villaggio di Kushk, a tre chilometri dal capoluogo della Provincia di Garmsar, situato cento chilometri ad est della capitale Teheran.

Presto i suoi neo-concittadini lo eleggono alla presidenza del Consiglio comunale. Due anni dopo, nell’aprile del 1964, viene chiamato a svolgere il servizio militare nell'”Esercito del Sapere”.

Passa i primi quattro mesi nella base militare di Quchan, nella zona nord-orientale del Paese.

Dal 21 agosto 1964 svolge il servizio civile come maestro della scuola elementare (all’epoca inesistente) del villaggio di Orte-Cesceme (Orteh-Cheshmeh), una fortezza naturale situata in un paesaggio da incanto nel mezzo della catena dei monti Aladagh (Aladagh) e Binalud (Binalood), a diciotto chilometri da Quchan. Nel villaggio mancano tante cose necessarie alla comunità, compresi gli ultimi due chilometri di strada. Nei quattordici mesi di permanenza nel villaggio, lavorando sodo assieme a tutti gli abitanti, grazie alla loro partecipazione volontaria e gratuita, vengono realizzati parecchi obiettivi.

Tutto è stato possibile perché il sergente/maestro, insieme al Consiglio comunale, ha optato per la democrazia diretta e per la gestione assembleare del villaggio.

Nel novembre 1967, dopo il servizio militare, viene a Perugia per proseguire gli studi universitari in agraria.

Dal novembre 1967 è a Perugia per lo studio della lingua italiana nell’Università Italiana per gli Stranieri di Perugia e Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia. Ha frequentato per tre anni le lezioni e i laboratori di scienze agrarie e veterinarie con illustri docenti, sostenendo diversi esami con esiti positivi.

Durante gli anni della sua residenza a Perugia, negli anni 1968-1970, ha partecipato attivamente, al movimento studentesco iraniano “La Confederazione Mondiale degli Studenti Iraniani (Unione Nazionale)” con vari incarichi elettivi di organizzazione locale e partecipazione ai Congressi nazionali in Italia e mondiali della Confederazione in Germania, contro la dittatura dello Scià e per la democrazia in Iran.

Sempre, negli stessi anni, ha militato nel Movimento Studentesco del Sessantotto italiano per la realizzazione dei principi sanciti dalla Costituzione e la richiesta delle riforme democratiche in questo Paese.

La partecipazione attiva a questi due grandi movimenti, la ha portato all’interesse per lo studio delle scienze umane e della comunicazione.

Nell’ottobre del 1970 ha iniziato i suoi studi umanistici nella libera Università degli Studi di Urbino, frequentando la Scuola Superiore di Giornalismo, all’epoca l’unica esistente in Italia, ottenendo nel settembre 1972 il Diploma di Cultura Professionale Giornalistica, con il massimo dei voti e la Lode. Ha discusso la tesi: “considerazioni sugli scambi commerciali italo iraniani, con ampi riferimenti al petrolio”, relatore Professor Giancarlo Polidori, docente di economia politica. Sempre nella stessa Università ha frequentato con lodevole profitto il Laboratorio di Scrittura dell’Istituto di Ricerca e Analisi del Discorso, il corso di “Linguaggio della Saggistica e Linguaggio del Giornalismo Politico Sindacale”.

Il 3 giugno 1972, ha sposato la sua collega universitaria Wanda Vandi (di Morciano di Romagna. Rimini), scegliendo insieme la città di Rimini per la loro residenza.

Il 14 novembre 1972 è nata la loro figlia Sarah.

Per la sua formazione umanistica, durante i primi anni di studio all’Università di Urbino (1970-1972), frequentò con alto profitto le lezioni e i seminari di alcune materie di economia, di sociologia e di filosofia tenuti dai Professori Hans Peter Kammerer, Giorgio Baratta e altri illustri docenti, presso Istituto di Filosofia della Facoltà di Lettere e Filosofia di quell’Ateneo, diretto dal compianto Professor Carmelo (Lino) Lacorte.

Sempre ad Urbino dall’ottobre 1972 al settembre 1974, ha frequentato la Facoltà di Sociologia, sostenendo molti esami con ottimi voti.

Nel mondo del lavoro, insieme a sua moglie Wanda Vandi, nell’aprile 1974, hanno fondato la società H&W FAYAZ Tappeti Persiani con sede a Pesaro, Piazzale Primo Maggio, numero 13. Fino al 31 dicembre 2005 per 34 anni in varie sedi, ha ricoperto sempre il ruolo direttivo e di titolare nella gestione di diverse società e Ditte commerciali di Import – Export nelle province di Pesaro e Urbino e Rimini principalmente nel settore di tappeti persiani ed orientali.

Il primo settembre 1974, I Fayaz trasferiscono la loro residenza da Rimini a Pesaro.

Il 6 novembre 1981 nel Municipio di Pesaro, dinanzi al Sindaco, Fayaz ha giurato fedeltà alla Costituzione italiana, ottenendo la cittadinanza italiana in base al vecchio decreto-legge del Regno d’Italia, in seguito all’approvazione della sua domanda da parte del Consiglio di Stato e al decreto emesso il 14 agosto 1981, a Selva di Valgardena, dall’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini.

Nel 1981, si è iscritto negli albi della Camera di Commercio I. A. A. di Pesaro, quale perito estimatore di tappeti ed arazzi nazionali ed esteri.

Il 15 giugno 1985, i Fayaz trasferiscono la loro residenza da Pesaro a Morciano di Romagna situata nella Provincia di Rimini.

Nel 1988, ha pubblicato a Teheran “il Maestro del villaggio Orte-Cesceme”. Quattordici racconti, collegati tra loro, ambientati nel villaggio Orte-Cesceme, situato nella provincia nord orientale iraniana di Quchan, all’epoca del suo servizio militare prestato nell’esercito del sapere dal 1964 al 1965. Storie di partecipazione e di democrazia, per la modernizzazione e la lotta all’analfabetismo in un luogo isolato e con risultati inaspettati. Un contributo è un chiaro sollecito al cammino faticoso della democrazia nella Repubblica Islamica dell’Iran durante la presidenza di Mohammad Khatami (1997-2005).

Nel dicembre del 2000, ha pubblicato un sito Internet informativo e commerciale sui tappeti orientali: www.fayaz.it a tutto oggi attivo e costantemente aggiornato in questo settore.

Nel luglio 2003, è stato iscritto nel Ruolo dei Periti ed Esperti di tappeti ed arazzi nazionali ed esteri, istituito presso la Camera di commercio I.A.A. di Rimini.

Nel 2004 con la fondazione della casa editrice “Fayaz Editore”, fu tra i primi a essere “autore ed editore” in Italia (www.hosseinfayaz.com).

Nel novembre 2004 ha pubblicato in Italia (Fayaz Editore) il saggio “Io musulmano in Italia – Quale Islam in Europa” dedicato al delicato argomento degli immigrati musulmani in Italia e in Europa, naturalmente dal punto di vista di un musulmano integrato nella società italiana.

Nel dicembre 2005 ha pubblicato in Italia (Fayaz Editore), stampato e distribuito tramite il sito statunitense www.lulu.com il saggio “Dialogo e Integrazione” dedicato all’argomento dell’integrazione degli immigrati musulmani in Italia ed Europa.

Nel 2005 ha pubblicato in Iran, Mashhad (casa editrice Mahjanwww.mahjan.com ) un libro, “Oriente ed Occidente il dialogo tra due amici”, e un saggio, “Iran, le ragioni del non sviluppo”. Ambedue sono in lingua persiana, frutti di un lavoro costante di ricerca, studio e di confronto, durato tre anni. L’autore, In questi due lavori, studia ed analizza la situazione iraniana e medio-orientale e cerca di trovare le risposte per la soluzione dei problemi di questa area.

Il 15 ottobre 2008 in Italia (Fayaz Editore) ha pubblicato “Il manuale dei tappeti “Manuale pratico per l’acquisto e la manutenzione dei tappeti orientali”, stampato e distribuito tramite il sito www.ilmiolibro.kataweb.it del Gruppo L’Espresso S.P.A., Roma, e tutte le librerie On-line. Una guida utile, pratica e facile per chi vuole conoscere, acquistare, possiede già o è un commerciante di tappeti orientali. Frutto di trentanove anni di pratica e studio dell’autore in questo campo.

Nel febbraio 2013 in Italia (Fayaz Editore) ha pubblicato il romanzo “Le ragazze afgane”, storie di guerra e d’amore narrate nei nodi di un tappeto. Il formato digitale (e-book) e cartaceo di questo romanzo è distribuito tramite il sito www.amazon.it e altre librerie On-line. Inoltre, quello cartaceo è distribuito dai siti www.ilmiolibro.kataweb.it.e www.lafeltrinelli.it . “Le ragazze afgane” è stato tradotto e pubblicato nella lingua inglese e spagnola (Fayaz Editore).

Nel febbraio 2014, ha pubblicato “Potere dei cittadini [1]”(Fayaz Editore E-book, Stampa). È un racconto autobiografico, arricchito da alcune immagini degli eventi e dei luoghi in cui è vissuto l’autore. Il suo è un viaggio nell’arco di mezzo secolo, dai villaggi iraniani Orte Cheshmeh (Quchan) e Kushk (Garmsar) a Glarona/Glarus (Svizzera), la culla della democrazia diretta, col pensiero rivolto all’attuale situazione politica ed economica dell’Italia e dei suoi Comuni. Fayaz ipotizza che, se l’Italia applicasse il modello elvetico, la situazione socio-economica migliorerebbe. E si pone questa domanda: è solo questione di regole e percorsi, oppure occorrono anche valori che diano intelligenza e cuore?

Il 20 maggio 2015 la Commissione per la formazione del Ruolo dei Periti e dei Consulenti Tecnici istituita presso il Tribunale di Rimini ha ammesso l’iscrizione di Hossein – Fayaz Torshizi all’albo dei C.T.U. (consulenti tecnici di ufficio, materia civile) e dei PERITI (materia penale) nell’Albo dei Consulenti Tecnici e dei Periti di tappeti ed arazzi nazionali ed esteri del Tribunale di Rimini.

Ha curato l’organizzazione della rassegna culturale “Partecipa con L’autore” durante la Fiera millenaria di San Gregorio, nel mese di marzo, a Morciano di Romagna (Rimini), giunta nel 2017 alla sua settima edizione.

Nel novembre 2023 ha pubblicato (Fayaz Editore) “Piccoli Comuni, Fusione o Unione”, esperienza del Comune di Saludecio in Romagna. Questo saggio è il primo dei quattro volumi della raccolta “Democrazia in Comune”, nei quali Fayaz ripercorre i momenti salienti delle battaglie civili e legali di singoli e piccoli gruppi di cittadini, a difesa dell’autonomia e della vivibilità dell’ambiente, della loro vita e del luogo del loro lavoro, spesso faticosi, ma talvolta con esiti positivi e soddisfacenti. Le lettrici e i lettori di queste pagine, rivivranno le loro esperienze civiche per il mantenimento dell’autonomia e della vivibilità della città, in cui hanno scelto di vivere. In questo volume, tra l’altro, l’autore pubblica un resoconto cronologico di partecipazione dei cittadini saludecesi al referendum comunale del 16 ottobre 2016, per la fusione dei Comuni di Saludecio, Mondaino e Montegridolfo situati nella Provincia di Rimini (Italia).

Nel “COMUNE, istituzione democratica da riformare”, pubblicato nell’agosto 2024, ripercorre i momenti salienti delle battaglie civili e legali di singoli e piccoli gruppi di cittadini uniti nei comitati, a difesa dell’autonomia e della vivibilità dell’ambiente, della loro vita e del luogo del loro lavoro, spesso faticosi, ma talvolta con esiti positivi e soddisfacenti. Il lettore, riviverà le loro esperienze civiche per il mantenimento del livello della democrazia in Comune, dell’autonomia comunale, e la difesa dei beni comuni.

Autore e alcuni cittadini, raccontano la loro partecipazione, negli anni 2008 – 2024 alle battaglie per la difesa dell’ambiente contro le cementificazioni selvagge che oltre al consumare il suolo, causano l’inquinamento atmosferico e acustico.

Non mancano le esperienze positive e le proposte per le riforme democratiche del Testo Unico degli Enti Locali, per la difesa della “vivibilità dell’ambiente di vita e la reale partecipazione dei cittadini nella vita politica del proprio Comune”.

Nel “Comune, istituzione democratica da riformare”, Fayaz con la pubblicazione delle sue inchieste, degli articoli scritti per i periodici locali, dei comunicati stampa e le cronache delle assemblee cittadine sui casi specifici, delle osservazioni e delle petizioni alle autorità, ed infine i ricorsi al T.A.R., effettuati in modo continuo nell’arco di 16 anni (2008 – 2024), risponde alle due domande molto diffuse:

1 – se il Comune italiano è una istituzione democratica;
2 – se con le attuali normative, nel Comune per il cittadino esiste la possibilità di partecipazione.